Siate felici, dottori!
Riverworld – Il mondo del fiume
Su Raidue stasera c’è un film per la TV che si ispira al mitico ciclo del fiume di Philip José Farmer. Spegnete la tv e comprate i libri.
Sopratutto il primo libro del ciclo, Il fiume della vita è veramente un notevole esempio della fulminante fantasia dell’autore.
Beh, dottori, in effetti il sito della casa editrice nord dice che i volumi sono tutti esauriti…
…se volete ve li presto.
The medicine show
È online il numero di dicembre di The medicine show, mensile di musica itinerante.
Molto interessante, dottori, si va da Bach a Claudio Villa.
Il vostro caro Zuck ha mandato a Las Vegas, tenendo conto dei consigli di gionspenser e TheGoblin, varie stelle del rock.
La lista del 2004
Come certamente voi dottori tutti sapete, il vostro beneamato Zuck, ad ogni Natale, si scambia una lista di cd con l’arcinoto Fedele Cane tra cui scegliere il regalo da farsi. Ecco la lista consegnata del vostro Zuck.
- Harvest – Neil Young
- The medicine show – The dream syndicate
- Static transmission – Steve Wynn & the miracle three
- The wind – Warren Zevon
- Sentimental Hygiene – Warren Zevon
- Room on fire – The strokes
- Let it be – The replacements
- Revolver – The beatles
- Rubber soul – The beatles
- Let it bleed – The rolling stones
- Some girls – The rolling stones
- Dirty work – The rolling stones
- Planet waves – Bob Dylan
- John Wesley Harding – Bob Dylan
- The friends of Rachel Worth – The go-betweens
- Bright yellow bright orange – The go-betweens
- Before Hollywood – The go-betweens
- The Kinks are the Village Green Preservation Society – The kinks
- Ultimate Collection – The kinks
- From Here to There – Girls in Hawaii
- Chutes Too Narrow – The Shins
- Please Describe Yourself – Dogs die in hot cars
- American II – Johnny Cash
- American IV – Johnny Cash
Già Poldo ha consigliato qualcosina, c’è qualcuno di voi che ha qualche cd da aggiungere?
Ma guarda un po’
Stan Ridgway viene in Italia, c’e’ qualcuno di voi che ha intenzione di andarci?
2 morti su 5 sono per aver letto le statistiche
Dottori, qual è la prima cosa che vi viene in mente quando, lanciati a folle velocità , leggete una di quelle insegne luminose di cui ho già parlato che riportano scritte tipo 3 morti su 5 per eccesso di velocità ?
Previa grattatina alle palle, pensate a rallentare?
No, penso di no.
E avete ragione, miei cari! Perché l’informazione che vi dà quella scritta è praticamente nulla, se la depuriamo dell’emotività allarmistica della parola morte.
Infatti, cosa significa che 3 morti su 5 sono per eccesso di velocità ? Non significa che ogni 5 persone che muoiono 3 stavano andando più veloce del dovuto. Significa che ogni 5 morti per incidente stradale 3 lo sono a causa dell’eccessiva velocità . Riflettete bene su cosa vuol dire: NON MI DICE IN NESSUN MODO IN CHE MISURA IO, CHE SUPERO IL LIMITE DI VELOCITÀ, RISCHIO DI PIÙ SE NON LO SUPERASSI. Ed è questa l’informazione che sarebbe veramente dissuasiva.
Quizzetto: Vedete anche questo cartello: un morto su 50 per aver guidato scalzo.
Secondo voi, è più pericoloso guidare scalzi o superare i limiti di velocità ?
Consigli di lettura
Gone to Las Vegas
Forse non tutti conoscono l’uso della locuzione “jump the shark” in relazione ad un serial o telefilm.
Si dice che una serie ha saltato lo squalo (jump the shark, appunto) quando non ha più niente da dire, e si trascina avanti negli anni più perché i fan della prima ora le sono ancora affezionati.
La locuzione deriva da una puntata di Happy days in cui Fonzie salta con gli sci d’acqua uno squalo, quella puntata è stata lo spartiacque tra una serie divertente ed un aberrante susseguirsi di episodi sempre più deprimenti (come il riporto di un Richie ormai pelato). C’è un sito che elenca un bel po’ di telefilm e il relativo episodio simbolo della loro caduta.
Ma il vostro caro Zuck voleva proporre a voi dottori un giochino simile ma diverso.
Simile nel senso che si parla sempre di punto di non ritorno, ma questa volta per i musicisti.
E vi ha anche trovato la locuzione adatta: Gone to Las Vegas.
Cioè si può dire che un musicista, un gruppo è andato a Las Vegas quando non solo ha perso la spinta propulsiva degli esordi, ha esaurito la vena creativa della maturità , ma si trascina stanco, ingrassato e svogliato nella routine discografica in una pallida imitazione del se stesso migliore come il grande Elvis nei suoi ultimi anni nella capitale del gioco d’azzardo. Magari ogni tanto azzeccano il movimento pelvico che ci fa ancora ricordare i bei vecchi tempi, ma il livello medio è irrimediabilmente calato:
Di seguito elenco un po’ di artisti e il relativo disco con cui sono andati a Las Vegas:
- The rolling stones: Goat’s head soup
- The Cure: Wish
- U2: Zooropa
- Sting: The soul cages
- Oasis: Be here now
- REM: Reveal
- Michael Jackson: Dangerous
- Genesis: Abacab
- Pink Floyd: Animals
- Eric Clapton: August
- Dire Straits: Love over gold
- Lenny Kravitz: 5
- Van Morrison: A period of transition
Adesso tocca a voi, dottori, artista e disco.
P.S. Sia chiaro che per me i Genesis, Lenny Kravitz e Michael Jackson ci possono anche restare, a Las Vegas
The medicine show!!!
È on line il nuovo numero di The medicine show rivista di musica. Clamorosamente, c’è anche un articolo del vostro beneamato Zuck.
Argomento: gli XTC.
Leggete e commentate!
Train in vain
Dottori, dovete sapere che il vostro beneamato, per andare al lavoro, esce di casa di buon mattino e si reca a prendere il treno a Genova Brignole. Qui arriva con circa una decina di minuti di anticipo sull’arrivo del treno per Voltri. Sul binario 1 della stazione, a quell’ora, ci sono sempre gli stessi tipi, gente che va a lavorare, chi con il volto assonnato, chi con il fare impaziente di chi non ha tempo da perdere, Zuck, dal canto suo, ha sempre un libro (quello che si dice un buon libro, ma molte volte è solo un libro e nemmeno tanto buono) a tenergli compagnia e tira su gli occhi dalle pagine solo per una ragione: salutare, sbeffeggiandoli, lo Zio e il Suvvìa che transitano, sul secondo binario, a bordo del treno sbagliato, quello per Pontedecimo (nelle stazioni precedenti, l’assenza di indicazioni dei treni provoca questi qui pro quo).
Schizzo non arriva molto spesso in anticipo sul binario, lei, il più delle volte, piomba direttamente sul treno ormai in partenza, forse catapultata da strani marchingegni attraverso le porte ormai chiuse. Arrivata nel corridoio del treno con sistemi sconosciuti a noi umani, Schizzo impiega qualche minuto per riprendersi, tempo che trascorre percorrendo senza posa l’intera lunghezza del treno alla ricerca del vostro beniamino, che sta tranquillamente leggendo, ben in vista. Ma Schizzo lo vede solo alla quarta passata.
Zuck, di solito, cerca di trovare quattro posti liberi adiacenti. In uno si sistema una accaldata Schizzo, gli altri due sono pronti ad accogliere a Principe il Bernacca e Ccheppalle.
Come dice il nome, il Berny è un patito di meteorologia, nel senso che fa patire gli altri (soprattutto Zuck, a dire il vero) con le sue previsioni, con gli aggiornamenti delle sue previsioni, con le verifiche delle sue previsioni, con le conferme delle sue previsioni, con le percentuali delle sue previsioni, e così via.
La caratteristica di Ccheppy, invece, è l’attitudine positiva verso il lavoro che comincia ad esternare già di prima mattina, ripetendo il proprio nome innumerevoli volte, soprattutto quando viene interpellata sulle attività da svolgere in ufficio durante la giornata.
L’inconfondibile sagoma di questo ineffabile duo si delinea sempre nella stessa posizione, sul binario sotterraneo della stazione di Genova Principe, ma, mentre Zuck, mediante un semplice cenno del capo, riesce sempre a farsi scorgere dai due, Schizzo, presa da raptus segnalatorio, comincia a saltellare, nel tentativo di farsi localizzare, agitando le mani in maniera compulsiva contro il vetro del vagone. Una volta, in un momento di foga eccessiva, Schizzo tirò giù il finestrino per sporgersi a busto intero fuori dal treno ed essere meglio visibile; Berny e Ccheppy notarono solo Zuck che li salutava alzando leggermente il sopracciglio sinistro, mentre l’aria gelida di Gennaio provocò una polmonite fulminante all’anziana signora appisolata qualche sedile più in là .
E così, a Principe, il magico quartetto è finalmente completo, arricchito alcune volte dallo Zio e dal Suvvìa, scesi appena in tempo dal mitico Nervi-Pontedecimo. Cosa dire delle profonde e animate discussioni che avvengono nel tratto fino a Cornigliano? Meglio non dire niente.
All’approssimarsi della stazione di Cornigliano, il vostro Zuck vorrebbe prepararsi in tempo, ma gli altri adottano la tecnica del ‘Chi si alza per primo è scemo’, che lo costringe invariabilmente a restare immobile con il cuore in gola al pensiero di non riuscire a scendere dal treno.
Una volta scesi in maniera rocambolesca, il gruppo prende un autobus da cui scende nei pressi del luogo di lavoro. Ma, mentre CCheppy, Zio, Suvvìa, Berny e Zuck procedono ordinati in fila indiana verso i rispettivi tornelli, Schizzo si getta in mezzo alla strada, facendo stridere pneumatici, inchiodare vetture e bestemmiare automobilisti, per guadagnare quella sporca dozzina di secondi sull’orario di entrata.