- Danilo: ha quasi smesso di mangiare panini e si dedica all’informatica.
- La bassista: è come vederla passare ogni mattina nel corridoio. Se solo la smettesse di piangersi addosso…
- Emanuela: se piace a lei… È un dannato capolavoro!
- Bop: il Bukowsky dello stretto.
- Un piccolo blues (della costa ovest): il crimine nei libri e al cinema (di qualità).
Mese: Agosto 2006
Rockabilly
Consultai appositamente l’enciclopedia inglese del rock. C’era scritto: "Il rockabilly è una sintesi tra la purezza del primo rock’n’roll e l’energia del punk rock". In pratica è come se Elvis Presley si sparasse quattro cubi di eroina, ci bevesse sopra una pinta di birra e al grido di "No future!" si strappasse la camicia dal petto senza peli.
Amnesty stadium
Anche Zuck ha preso posto allo stadio per sostenere Amnesty International per il controllo sul commercio delle armi. Sta al posto W8R14C37, nella fila sotto a Andrea e Samuele, accanto a Matteo.
Vabbé, dottore, mi impegno anche a fare qualcosa di più concreto per la causa…
Nuovo Template
Ho cambiato l’aspetto del blog. Prevedo ulteriori modifiche. Anche perché così ci mette troppo a caricarsi e si vede che ho copiato il template da uno di pannasmontata.
Database ad oggetti?
Questo perché il nostro modello ad oggetti deve essere salvato su un database che nella totalità dei casi è un database relazionale. Cioè fatto di tabelle piatte su cui salvare i dati. Questo porta ad una dicotomia (impedance mismatch): da una parte il modello usato dai programmi applicativi dovrebbe essere quanto più ad oggetti, dall’altra il modello deii dati sul database deve essere puramente relazionale.
Il problema viene risolto in vari modi: si può sacrificare il modello ad oggetti alla logica del database, individuando come oggetti le tabelle dove andranno a salvarsi i dati oppure si può utilizzare uno strato di software che si occupa di fare la conversione tra i due modelli.
Entrambi i metodi hanno, chiaramente, degli svantaggi, sia dal punto di vista delle performance, sia dal punto di vista della manutenibilità del codice e della sua chiarezza.
Una soluzione, che già era stata percorsa una decina di anni fa con scarsi risultati, è quella di avere dei database ad oggetti, che salvano gli oggetti mantenendone le caratteristiche.
Uno di questi è db4o (db for objects), che è rilasciato mediante GPL per scopi non commerciali (una licenza uguale a quella di MySQL). Scritto in versione java e .NET, fornisce al programmatore delle semplici API che consentono di salvare oggetti complessi direttamente con una istruzione.
Certo si perde tutto l’SQL, la teoria sulle normalizzazioni e gli RDBMS, ma ci si può fare un pensierino per modelli ad oggetti di una certa complessità.
Qui e qui approfondimenti sul tema.
Dottori, non preoccupatevi, sto bene (si fa per dire, naturalmente), è che volevo un po’ fare il Beggi, oppure il Fullo.
Sleep tonight
You better get some sleep tonight
You better get some sleep tonight
Honey, just warn your friends
You better get some sleep tonight
Poi mi sono tirato fuori. Sono tornato. Magari è stato merito di quell’ordinanza del giudice, oppure merito tuo, oppure del gruppo, cioè ancora merito tuo. E ho ricominciato a vivere, a prendere in mano la mia vita. E anche il gruppo, naturalmente. Piano, piano la mente mi si è liberata.
E adesso, mi dici che vuoi far da solo. Proprio adesso che sono tornato. Che sono lucido. Oppure proprio per questo? Non vuoi che qualcuno discuta la tua linea? E il gruppo? Lo sai che c’è chi è caduto nel fosso dove stavo io prima. Va bene, fai da solo, intanto lo so che non combinerai nulla di buono. Senza di me, senza il gruppo.
Sai che ti dico? Fatti una dormita, Mick.
GB84
Che questa affermazione stupisca voi come aveva stupito me prima di leggere GB84 di David Peace è la dimostrazione di come i mezzi di informazione, dovutamente addomesticati, possano insabbiare uno degli avvenimenti più importanti degli anni ottanta (un esempio su tutti, se in Gran Bretagna non esiste uno legge compiuta sul diritto di sciopero lo si deve a quello che accadde in quell’anno).
Per un anno intero si fronteggiarono il sindacato dei minatori inglesi (NUM), appoggiato anche da altri sindacati, e la commissione nazionale del carbone (NCB), appoggiata dal governo della Thatcher, nel più lungo e sanguinoso sciopero che dilaniò il tessuto sociale di intere regioni inglesi. Tra cui lo Yorkshire, patria dell’autore.
Cos’è questo romanzo? È la storia dello sciopero vissuto da Peter e Martin e dalle loro famiglie? Fantapolitica sulle mosse, quasi sempre oltre il limite della legalità di NCB e NUM per aver la meglio uno sull’altro? La storia degli scontri sanguinosi che culminarono nella battaglia di Orgreave? Un thriller sanguinoso sui loschi figuri che torturano e uccidono, favoriti dai servizi segreti? La storia delle ruberie dei fondi destinati ai minatori da parte di alcuni membri del sindacato? Il duello tra il Presidente (Arthur Scargill, lo Stalin dello Yorkshire) con i suoi picchetti volanti per bloccare l’attività di quante più miniere possibili, e l’Ebreo, abile manipolatore dei media?
Beh, è tutto questo, e anche qualcosina in più.
E adesso mi vado a leggere i romanzi del Red Riding Quartet.