E ora?

Bene (o male), è stato fatto un errore.
Non si è verificata la fonte. Dovere di ogni giornalista e direttore di giornale.
E allora? E allora scuse (fatte), un articolo riparatore che descriva chi fosse veramente il padre di Storace, in modo da ristabilire la verità contro la calunnia.
E infine, dopo tutto questo, dimissioni. Sì, dimissioni.Che vengono sempre richieste quando sbagliano gli altri, ma mai date quando siamo noi a sbagliare. Non solo per aver scritto una banale falsità, ma per aver fornito a Storace la possibilità di fare la vittima, danneggiando anche la propria parte politica.
Per la propria dabbenaggine.

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.