Natale …

Natale
Dottore, il Natale è iniziato il 24 mattina, quando la Smilza mi ha svegliato
entrando trionfante nella camera buia con Badòn in braccio:- Zuck caro,
vengonoanche i genitori di Occhei, gli Scioglilingua!!!

Lei deve
sapere,dottore che, per il pranzo di Natale, io e la Smilza avevamo deciso di
invitare i parenti a casa nostra. Però, visto che la mia adorata consorte
non fa mai le cose a metà, aveva esteso l’invito ai genitori di mia cognata, a
loro figlio con relativa fidanzata, a madre, padre e figlio Scioglilingua.
Ricapitoliamo, per fare un pochino di ordine:

Famiglia Legame Numero
Zuck, Smilza e Badòn noi 3
Viceparroco e Precisa

Miei suoceri 2
Fratellino e Bimba

Mio cognato e fidanzata 2
Bestia, Rigorosa, Zuckino e Signorina

Mio fratello con moglie edue bambini 4
Burbero e Tuttobene

Mio padre e mia madre 2
Professore e Professora

Genitori di Rigorosa 2
Sub e Taciturna

Fratello di Rigorosa con fidanzata 2
La famiglia Scioglilingua Amici dei suoceri 3
Totale 20

Devo ammettere che, a scusante della Smilza, casa nostra ha una bella sala, con
tavolo allungabile, divano in pelle e mobile in stile moderno; ma 20 persone ci
stanno solo se si crea un soppalco.
Durante la giornata del 23,
fortunatamente, avevamo ricevuto le telefonate di ringraziamento e rifiuto
da parte di Professore e consorte, di Bimba, dei genitori di Occhei e
di Sub e Taciturna, la cui telefonata è durata un paio d’ore. Eravamo scesi a
quota 13, che porterà sfiga, dottore, ma almeno può essere contenuta nella sala
che abbiamo, se ci facciamo prestare un tavolino aggiuntivo, spostiamo il divano
contro il muro, obblighiamo i nostri ospiti a non muoversi dalla posizione
assegnata e li preghiamo di accordarsi per non inspirare tutti
contemporaneamente.
E con il sorriso sulle labbra e le orecchie ottuse ero
andato a dormire sereno, la sera del 23. Orecchie ottuse, dottore? Perché
bisogna anche fare da mangiare per tutte queste persone, e la mia specialità è
fare il gelato: deve sapere, dottore che il rumore della gelatiera in funzione è
uguale agli strilli più strazianti del piccolo Badòn, solo che per fare una
vaschetta, questo strillo dura circa un’ora (ho sempre paura che i vicini,
allarmati, chiamino telefono azzurro). Ho fatto 7 vaschette, durante la giornata
del 23, dottore, mentre Smilza portava le orecchie di Badòn (e le sue) in salvo
da Viceparroco e Precisa.
Ma non faceva niente, ero felice, Natale con le
persone che ti stanno care, vale la pena di faticare per la preparazione del
pasto e per rimettere tutto in ordine, dopo (per fortuna al lavaggio delle
stoviglie ci pensa Santa Lavastoviglie, sempre sia lodata). E così il 24 mattina
eravamo arrivati già a 15, e già sperimentavamo come stipare tutti i nostri
ospiti in sala.
A mezzogiorno arrivava la telefonata di Bestia, mio
fratello,che mi avvisava che Sub suo cognato, fratello di Rigorosa, era felice
di unirsi al gruppo. Le urla di giubilo di Smilza si confondevano con le mie
bestemmie, dottore, 16 persone, non abbiamo nemmeno i piatti per 16
persone!!!
Ma bisognava trovare una soluzione, ed io e Smilza abbiamo
iniziato un brainstorming che ha partorito questo: smontare il mobile che
abbiamo in sala e trasferirne i pezzi in camera nostra. Così abbiamo telefonato
a Fratellino, il fratello minore di quasi 2 metri di Smilza, perché ci venisse
ad aiutare, abbiamo mandato Badòn dai nonni e ci siamo messi all’opera.
Alle
sette di sera tutto era finito, il mobile di sala, smontato, giaceva in camera
nostra, dopo aver rischiato un paio di volte di essere involontariamente fatto a
pezzi, la tavolata era imbandita con i suoi 15 coperti (non tutti uguali, non
abbiamo un servizio da 15 persone), e sembrava che il Natale fosse avviato ad
essere un giorno di festa senza problemi.
Dovevamo solo lavare gli ultimi
piatti rimasti nella lavastoviglie, per svuotarla per i carichi maxi che la
aspettavano il giorno dopo.L’abbiamo avviata, mettendoci a vedere la televisione
in cucina (quella di sala era accatastata insieme ai pezzi di mobile in camera
nostra). Ad un tratto è andata via la corrente elettrica, con un piccolo tonfo.
Era la lavastoviglie, che aveva deciso di lasciarci senza il suo prezioso aiuto,
andando in corto.
Per farla breve, dottore, il 25 abbiamo finito di lavare i
piatti alle 11 di sera.

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