Mi ero anche dimenticato cosa significa stare in albergo da soli quando si è fuori per lavoro.
Innanzitutto, faccio un utilizzo smodato della televisione, che viene accesa appena si entra in stanza, per tenere un pochino di compagnia. E poi rimane accesa, anche quando sono a letto. Se riesco a conservare un pochino di lucidità , la spengo un attimo prima di chiudere gli occhi, sopraffatti dal sonno, se no, al primo convulso risveglio, nel cuore della notte.
Poi, cenare da soli, al ristorante dell’albergo, sono due palle, alleviate solo dalla lettura del giornale a gratis e dalla Moleskine su cui prendere appunti.
Chissà cosa pensano che io scriva i camerieri e il maitre.
Non preoccupatevi, era solo questo post.
2 pensieri riguardo “Stare in albergo”
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.
beh, con tutti sti magnatori a sbafo sotto la mannaia delle stelline e cucchiaini d’oro e d’argento e mestoli vari, vagano ad ingrassare per ristoranti che poi saranno segnalati ai potenziali gourmet con le palanche.
I Nas ci devono mandare! I Nas!!!
ciao
yakke
che bello il tuo blog!
il lamento di zuck come quello di portnoi?
com’è il libro di bangs me l’hanno regalato ma non l’ho ancora letto!
ciao
kzissou