Dei delitti e delle pene …

Dei delitti e delle pene
Sul Mucchio di questa settimana, Massimo del Papa risponde ad alcune lettere molto critiche verso un suo articolo sul caso di Cesare Battisti.
Per riassumere, la posizione di Del Papa è simile a quella di thePetunias e anche, se devo dire la verità, anche alla mia:
Secondo più gradi di giudizio, Battisti è colpevole di 4 omicidi, è fuggito in Francia, non ha scontato la sua pena, è diventato un giallista di poca fama (non so di quale qualità). Per quale ragione non dovrebbe essere estradato in Italia? Per quale ragione dovrebbe essere graziato?
Non ha dato segni di pentimento, anzi continua a giustificare i suoi atti con la presunta guerra civile che avrebbe dovuto esserci negli anni di piombo.
Ma, dottori, che cosa spinge una larga parte della sinistra a parteggiare per Battisti? Che cosa mi sfugge nel ragionamento? Vi prego, voglio capire.
E non voglio sentire discorsi del tipo noi siamo buoni me loro sono cattivi, che mi fanno venire in mente la dottrina della guerra preventiva.

2 pensieri riguardo “Dei delitti e delle pene …”

  1. Concordo Zuck, concordo pure io con te. La domanda me la sono posta anch’io, pure a me sfugge il ragionamento. L’unica cosa certa è che quei pochi (spero pochi) che parteggiano per questo Battisti sono quelli che tanti anni fa non parteggiavano per quell’altro Battisti (per gli stessi ignoti motivi).

  2. Forse che la democrazia ha portato con sè il tragico equivoco per il quale chiunque abbia una cazzata bislacca da dire sembra sentirsi in dovere di portarla avanti in spregio a qualsivoglia senso del ridicolo e/o del tragico?

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