Giochino
Ho tradotto, con il mio inglese un po’ farlocco, una serie di frasi estrapolate da testi di canzoni:
Il gioco consiste nell’indovinare autore e titolo del brano, non so se sia difficile, spero non troppo e nemmeno troppo poco.
Tenete presente che:
- Penso sia meglio chiamare Giovanni, ché sembra che non siano venuti qui per portare la posta
- Quando ero giovane e pieno di grazia, spiritato – un serpente a sonagli
- Alcuni sono matematici, alcune sono maritate a carpentieri, non so come tutto questo sia cominciato, non so che cosa ne stiano facendo delle loro vite
- Attenzione, non guardare dal lato sbagliato, vedrai navi che cadono dal cielo, chi ti ha infilato quell’unghia nell’occhio? Mi fai venir voglia di piangere
- Cammini lungo la strada spingendo via le persone, hai fatto i bagagli e da sola vuoi andare, non vuoi niente, non vuoi nessuno dalla tua parte, cammini da dura ma, bambina, stai andando alla cieca
- Preso tra le stelle ritorte, le linee tracciate e le mappe errate che portarono Colombo a New York
- La stanza era buia, come se qualcuno avesse dovuto uscire velocemente, la finestra sulla scala anti incendio aperta
- L’altra sera stavo facendo l’amore con una ballerina mia amica e non riuscivo ad andare a tempo perché lei viene ogni volta che piroetta su di me
- Io credo che sia così – e le ricerche lo provano – che chi ha fottuto suore prima o poi si unirà alla chiesa.
- Numero nove. Numero nove. Numero nove.
- Loro dissero:- C’è troppo caffeina nel tuo sangue, ed una mancanza di autentico sale nella tua vita.
Dimenticavo il premio, dottori:
Si vince un buono per una seduta di psicanalisi, non come paziente (che sarei io), ma nel ruolo di dottore.