The faulty map that brought Lou Reed to Genoa

Visto il concerto di Lou Reed alla festa nazionale dell’Unità a Genova, domenica scorsa.

Bel concerto con Lou Reed supportato dal fido Mike Rathke alla seconda chitarra e da Fernando Saunders al basso e ai cori.

Nonostante la mancanza di percussioni il rock del trio è stato potente e diretto.

Il repertorio si è basato soprattutto su canzoni tratte da Ecstasy, album del 2000, con l’introduttiva Modern Dance, una tormentata title track e, nei bis, una versione accorciata di Like a Possum.

Power and glory e Magic and Loss (con inserti di you just keep me hangin on!) dall’album omonimo hanno confermato il fatto che la serata sarebbe stata all’insegna delle canzoni meno conosciute e più ostiche (non Metal Machine Music, comunque). Jesus, una preghiera, Guardian Angel, The day John Kennedy die, Dreaming, The blue mask e Why do you talk hanno completato la scaletta.

Nei bis una scontata Satellite of love e una eccitante Sweet Jane.

Ma, dottori, Zuck aveva raggiunto l’apice alla quarta canzone: sono bastati i primi due accordi di Romeo had Juliette.

Un commento su “The faulty map that brought Lou Reed to Genoa”

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.