Idiot wind, blowing every time you move your mouth

Che, dottor Luca Sofri, lei non capisca Bob Dylan non fatico a crederlo, non penso che nemmeno lui capisca molto di quello, ed è molto, che ha scritto.
E infatti nei concerti, che lei è andato a vedere, e ci sono andato anch’io, gli ultimi, molto spesso non azzecca nemmeno i testi delle sue canzoni.
Ma lasciamo stare che è stato il primo, lasciamo stare le parole, lasciamo stare la voce, lasciamo stare la rivolta, il sessantotto e la risposta che sta nel vento, amico mio.
Ma cominciamo a mettere i puntini sulle i, innanzitutto sulla validità musicale di Bob Dylan: Mr Tambourine Man, All along the Watchtower, Knockin’ on heaven’s door sono sue canzoni minori, portate al successo in tempi diversi da interpreti che non erano lui, non avevano il suo Mito, a suo dire usurpato, a sostenerli. E come mai sono diventate così famose? Per la musica e le parole, perché sono ottima musica che si fonde con parole speciali.
Secondo, Bob Dylan non è il poeta del sessantotto, delle canzoni di protesta, Dylan è, principalmente, un autore di canzoni d’amore e, per di più, delle più belle canzoni d’amore mai scritte nella storia della musica. Penso, visto che non ne fa menzione, lei non abbia mai sentito It’s all over now, baby blue, Queen Jane approximately, One of us must know, I want you, As I went out one morning, Forever young, Oh sister, Sara, Sweetheart like you, Brownsville girl, Lovesick. O se l’ha sentite, le riascolti.
Terzo, nel 68 Bob Dylan non inneggiava affatto alla rivoluzione, l’ha mai fatto?, aveva appena pubblicato, dopo il famoso incidente di moto, un disco criptico, di visioni bibliche, e si accingeva a pubblicarne uno di ballate country.
Quarto, la forza musicale di canzoni come Stuck inside of mobile e l’efficacia descrittiva come Hurricane, la poesia della musica di I shall be released, la cupezza di Most of the time.
E infine, dopo tutto questo, la capirei se dicesse:- Amico mio, Dylan è un buon cantautore, ma sai, Zuck, i gusti sono gusti, a me piacciono i Dire Straits e Gabriel, sono cresciuto tra i 70 e gli 80 e cheppalle.
La capirei, dottor Wittgenstein, e, in effetti anche Zuck fino ad un certo punto la pensava quasi come lei.
Fino al momento in cui ha ascoltato gli 11 minuti di Sad eyed lady of the lowlands, e si è innamorato anche lui.
E, in piena trance, il giorno dopo ha acquistato Blood on the tracks, un disco tutto di capolavori (raro in Dylan, e su questo le dò ragione) che, dottor Sofri, è invitato ad ascoltare, comunicando ai suoi 25 affezionati lettori, tra cui vi è il qui presente, quale canzone è meno che perfetta.

Ehi, dottor Carlo Feltrinelli, avrei un libro nel cassetto, basta così?

3 pensieri riguardo “Idiot wind, blowing every time you move your mouth”

  1. Le cazzate scritte n quell’articolo hanno del clamoroso. Trasudano snobismo di bassa lega dalla prima all’ultima riga, denotano un orecchio musicale comparabile a quello di un pipistrello e mi hanno fatto ridere amaramente. Gliele dica due lei nel suoconsueto e pacatissimo modo, dottore Zuck, che se inizio io ( che nemmeno sono uno degli integralisti di Dylan) qui mi denunciano.

  2. Il problema è che il dottor sofri analizza la musica in modo matematico: una canzone+bella due brutte=album mediocre oppure brano con 26 accordi=grande brano brano con 3 accordi=branetto. Il dottor Sofri non respira musica, lui ascolta e giudica. La musica deve entrare nella pelle, passare per narici, orecchie e arrivare all’unico organo capace di amplificare le onde sonore, metabolizzarle e ridistribuirle a testa, arti, bacino: il cuore. Se il dott sofri avesse l’età del padre, cosa avrebbe detto a suo tempo di Battisti? (Lucio, non l’altro che riempie le pagine dei giornali in questi giorni).

  3. ..arrivo da macchia..

    ..ma sottoscrivo in pieno il tuo commento musicale. Il commento più assurdo : “in ogni album compaiono almeno due canzoni mediocri” : come se, siccome ho mollato due scorregge due ore fa,ora non possa darti un solo bacio da risucchiarti il cuore..

    ..ma ho capito il genere : è come un mio amico : lui preferisce de andrè con la pfm piuttosto che da solo, perchè in una canzone non sente il testo quanto la musica e gli accordi.. una poesia in musica non gli sembra abbastanza, non gli dice molto o, perlomeno, non riesce ad apprezzarla. Che si debba chiedere a Dylan di suonare con la pfm ? ( peraltro sublimi anch’essi..)

    grande articolo il tuo e il pezzo da 11 minuti mi manca, quindi seguirò il tuo consiglio, visto che sulle altre concordo in pieno !

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