Un post di EmmeBi riporta i modi di chiamare…

Un post di EmmeBi riporta i modi di chiamare ciò che a Genova si dice “marinare” o “bigiare” nelle varie parti d’Italia. Zuck, a questo proposito, ha un simpatico aneddoto di qualche anno fa.
Un sabato mattina, Smilza e Zuck stanno passeggiando allegri per via XX Settembre, rimirando le vetrine dei negozi di abbigliamento ed entrando in tutte le librerie. Dovete sapere che il sabato è il giorno libero per la Smilza, inflessibile professoressa di matematica in Aosta. È il giorno in cui lei, finalmente, può tornare a Genova e rivedere Zuck, suo fidanzato e futuro marito.
Ad un certo punto Zuck ha una crisi di disidratazione: ha bisogno urgente di liquidi. L’unico luogo dove si può trovare una bibita a prezzi non da Costa Azzurra è il McDonald’s. Smilza e Zuck entrano di corsa nel regno della globalizzazione, prendono una Coca media e, mentre Zuck si sta ciucciando le poche goccie di liquido che gli amici di Donald spargono tra i cubetti di ghiaccio nel bicchierone, la Smilza fa:
“È prorprio una strana moda” – indicando una nuca blu elettrico che spunta da un crocicchio ad un tavolo – “quella dei capelli carta zucchero”
“Strana moda?” – dice il reidratato Zuck – “questo è il primo che vedo!”
“No, pensa, anche un mio alunno ha quella capigliatura!”
A questo punto, testa di puffo si volta.
“…Eh…” – fa con la faccia di chi sta vedendo passare davanti a sè tutta la sua carriera scolastica, diretta verso una discarica – “buongiorno prof!”
“Buongiorno” – fa la Smilza trascinando Zuck fuori dal McDonald’s.
E, fuori dall’impero del cibo iperproteico, mentre la Smilza pensa alla tremenda punizione da impartire al valligiano dalla capigliatura estrosa, Zuck riflette sul destino del poveraccio, che, per sfuggire a terribili ronde di fondo valle, aveva portato il gruppo di suoi amici a marinare fino a Genova, vantandosi con le ragazze dubitanti:
“Andiamo a Genova, chi vuoi che ci becchi laggiù?”

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